19 febbraio 2014 - Campanellini a Prati di Mugnano
Parcheggio Mugnano - Piazza - sent. 118b - Sella di Monte Mario - sent 110 - Monte Mario - sent.118a- Piazza - Parcheggio
Ore 3.15  
  6,5Km   disl 350 m

Partecipanti           Anna Po, Camilla,Cate, Dani, Iso, Laura, Lucia, Patti, Pino, Sandro, Patrizia !!! e chissà chi              

                                 altro…

                                 A pranzo : Alba, Angela, Giulio, Giovanna, Isa e chissà chi altro…

Non sarebbe meglio che scrivessi il diario in giornata, visto che se no non mi ricordo quasi niente?Alle 8.30 alla Meridiana. Il tempo è umidiccio e brumoso – lo abbiamo prenotato così perchè Patrizia si senta come a casa sua. Arriviamo al luogo d’incontro e c’è una folla, siamo in dodici. Forse neanche il terremoto riuscirebbe a farci stare a casa di mercoledì. Arriviamo al parcheggio dei Prati di Mugnano e alle 9.28 ( questo è l’orario che più tardi mi fornirà Isora, che è sempre mooolto precisa ) cominciamo la passeggiata. Il paesaggio è tutto avvolto nella nebbia : sembra di essere in una stampa giapponese, e ci muoviamo con grande circospezione per non sciuparla. Affascinante, siamo circondati da cieli di nebbia e baratri di nebbia. Dopo poco il sentiero si riempie di mota, e continuerà così fino alla fine. Il fango ci abbraccia affettuosamente i piedi, e non vuole lasciarci andare e così due o tre ragazze scivoleranno e cadranno -  io no, perché ho quattro gambe, di cui due meccaniche. Attorno è tutto un tripudio di fiori primaverili – perché siamo in primavera, no? I campanellini sono così grossi che ci si potrebbero fare dei copricapi per piccole fate; e poi scille, elleboro,denti di cane, anemoni stellati, per non parlare di viole, primule e margherite. Ah, come sarebbe bello qui se ci fosse il sole! , diciamo ad ogni piè sospinto. Ma non c’è. E tuttavia il paesaggio è bello lo stesso. Dopo due ore ci fermiamo a fare uno spuntino e vedo che Pino, che è stato tutto il tempo a parlare con Patti, si siede in terra e scrive. Cosa fai?, gli chiedo. Prendo appunti su quello che mi ha detto Claudio, dice lui. Averlo saputo prima che Patti dice delle cose così interessanti! Sandro ci ricorda che dovremmo essergli grati perchè ci porta a fare delle passeggiate che, come si sa, allungano la vita. E quando, verso mezzogiorno, ci troviamo a un bivio e ci chiede se vogliamo fare la strada più corta o quella più lunga, Anna e io diciamo che non vogliamo diventare immortali e lo convinciamo a scegliere quella corta. Comincia a piovere solo qualche metro prima che arriviamo alle macchine, non è stata un’organizzazione perfetta? All’una meno un quarto siamo  al ristorante Joly – chi glielo dice che devono decidere fra il francese e l’inglese? – dove incontriamo i nostri amici che non amano camminare. Ci sediamo e siamo in 18. La scelta dei piatti del menu turistico è soddisfacente e perfino io e Patti, che studiamo da celiaci, riusciremo a mangiar benissimo. Certo, le lasagne no, ma insomma… Anche il vino è ottimo, come dicono Pino e Patti fra un singhiozzo ( hic ) e l’altro ( hic). E il tutto per 13 euro. Guardando le uova con la cipolla di Camilla, Patti dice che lui non è mai riuscito a fare le uova in camicia e Pino dice che lui non è mai riuscito a fare le uova, non sa capacitarsi come facciano le galline! Alle tre ce ne torniamo a casa. E stata una bella giornata, non ci crederanno quelli che sono restati a casa adducendo scuse diplomatiche!

 

partenza dal parcheggio dei Prati di Mugnano, nella nebbia

Polmonaria

primule

ellebori

pungitopo

hepatica nobilis

dente di cane

ecco i campanellini (Leucoium)

violette

scilla bifoglia

asparago ragnatellato

antico acquedotto

la cima di Monte Mario con il presepe

teneri funghi

da qualche goccia

arrivati