4- mercoledì 13 ottobre 2010
Castel del Rio - Castellaccio 2 km
disl 130 m
Pranzo a base di castagne e funghi al ristorante il Gallo
Ponte Alidosi - Chiesa di Osta 2 Km
Pioviggina - In auto via Monterenzio - Bisano - Sassoleone
Due brevi giri e una grande mangiata
DIARIO
Partecipanti Alba, Anna P, Anna C, Cate, Dani, Luisa, Laura, Sandro,
Titti, Rita, Iso ( Carla non c’è perché è stata trattenuta in ostaggio
all’aeroporto di Barcellona. Patti non è venuto adducendo motivazioni confuse,
così oggi Sandro ha a disposizione dieci donne. Speriamo che gli bastino )
Durata un’ora al massimo
Tempo ha spiovigginato tutto il giorno. Lassù qualcuno ci
odia.
Oggi ci
troviamo dall’altra parte della città, perché Isora deve andare a Castel San
Pietro a fare le cure termali. L’appuntamento è alle nove da Isa, ma a quell’ora
lì siamo ancora sullo stradone sotto casa perché siamo imbottigliati in un
groviglio di macchine disposte su vari strati. Per fortuna che anche la
macchina di Sandro si trova nella stessa situazione sulla tangenziale.
Pioviggina. Quando Dio vuole arriviamo, facciamo colazione con Isa, la salutiamo
e partiamo. Attraversiamo un bel paesaggio umido dai contorni sfumati dalla
nebbia . Oltrepassiamo Castel del Rio per visitare il paese abbandonato di
Castelluccio, che rimarrà tale perché troviamo la strada interrotta. Torniamo
indietro e arriviamo a Castel del Rio che manca un quarto a mezzogiorno. Il
paese è praticamente deserto, anche nel bar gelateria non c’è nessuno. Chissà
se si sono ripresi i pensionati lì seduti due anni fa, rimasti sconvolti
dall’affermazione di Massimo che aveva una sete terribile a causa di tutta
quella gnocca?
Prendiamo una salita ripidissima che dovrebbe portarci al Castello degli
Alidosi (Castellaccio), di cui rimane ben poco . Raggiuntolo torniamo indietro
subito perché al ristoranteIl Gallo ci aspettano all’una.
Arrivati lì, quasi tutti ordiniamo il menu di castagne – è incredibile quante
cose ci si possano fare, dall’antipasto al dolce, tutto buonissimo ( si
raccomandano soprattutto i tagliolini e i tortelli ).
Dopo appena tre ore paghiamo ( 27 euro a testa, un prezzo onesto ) e usciamo.
Pioviggina. Andiamo al ponte, ci fermiamo a guardare il fiume Santerno, che è
bello nonostante la pioggia e la nebbia. Salutiamo Iso, che deve andare alle
Terme. Con lei vanno Cate, Alba e Luisa, che sperano di fare acquisti
all’outlet mentre lei fa le cure. Sfortunatamente arriveranno tardi, e dovranno
accontentarsi di visitare il paese. Proseguiamo verso la bella chiesa non molto
distante. Torniamo sul ponte a guardare le macchine che, arrivate alla sommità,
pare che restino sospese. Nel 1897 il ponte è stato dichiarato monumento
nazionale. Fu fatto costruire dal Cardinale Francesco Alidosi ( 1455 – 1511 ),
che fu anche vescovo di Bologna e che, in un bel ritratto di Raffaello in
mostra al Prado, appare con una faccia molto volpina – guardatevi la foto su
Internet. Ebbe una vita molto avventurosa, e fu ucciso in un’imboscata mentre
andava a conferire col papa. Per sua volontà fu costruito anche il Palazzo
Alidosi, progettato dal Bramante. La sua costruzione fu rallentata e poi sospesa
per mancanza di fondi. Restano due torrioni e la parte centrale di quella che in
origine doveva essere una rocca a pianta quadrata con quattro torrioni. Entriamo
per una visita lampo poi ce ne torniamo a casa. Piove. Arrivati a Bologna Sandro
insiste per accompagnare tutte noi ragazze fin sotto casa, perché spera che lo
invitiamo a vedere la nostra collezione di farfalle. Ma gli va buca.( almeno
così dicono le cronache, ma… n.d.r.)


