7 - mercoledì 3
novembre 2010
Mattina:Gatta
di Castelvetro - via degli Ossi - Provinciale Maranello - Via Lunga - Sp 17
9,4 Km
ORE 2.30

Pranzo all'Agriturismo Bolognina - via
Medusia
Pomeriggio: via Medusia fino a Levizzano e ritorno
5,6 Km
ORE 1.45

Totale: 15 Km e 4.15 Ore
DIARIO
Mercoledì 3 novembre
‘10
Percorso un
anello in un punto imprecisato della regione Emilia – Romagna ( ripassando gli
avvenimenti della giornata durante il viaggio di ritorno, ho cercato di farmi
dire dagli amici qualcosa di più preciso, ma nessuno è stato in grado di farlo.
Comunque abbiamo rasentato Castelvetro e Levizzano )
Partecipanti Anna Po, Anna Ch, Alba, Cate, Carla, Iso, Laura, Luisa,
Patti, Rita, Sandro
Durata 4 ore, circa
Tempo
atmosferico meglio non parlarne
Ci alziamo, guardiamo
fuori e piove, ma con grande sprezzo del buon senso ci prepariamo lo stesso e
usciamo. Alle nove meno un quarto da Cate. Umby non c’è, sarà tutto preso dal
nuovo nipotino che ha appena tre giorni ma già si sono stancati di usare il suo
nome di battesimo ( Alessandro ) e lo chiamano Ale. Il piccolo ha dato qualche
problema perché prima gli avevano propinato dei farmaci anti abortivi e così,
quando avrebbe dovuto nascere ,lui si era convinto a non uscire. Ci fermiamo
alla Muffa poi andiamo verso Castelvetro. In quel punto imprecisato di cui
dicevo prima parcheggiamo e cominciamo la passeggiata. Tutta in pianura, e dopo
un po’ ci viene una crisi di identità. Cosa stiamo facendo qui? Perché non ci
stiamo inerpicando per una salita impervia? Chi siamo? Ecc. Per fortuna che
Sandro ci assicura che dopo pranzo saliremo a Levizzano! Ha smesso di piovere e
il cielo è di un bel grigio umido e uniforme. Le colline sono tutto uno
sfolgorio d’oro , di rame e di rosso – bruno, coi loro filari ordinati di viti
che sembrano una pettinatura rasta. Una bellezza incredibile. Queste colline
pedemontane del Modenese – dice Patti che per tutta la giornata avrà gli occhi
sognanti – hanno profili dolcissimi e morbidi declivi che si distendono in
ampie valli che invitano alla pace. Sulle piante restano ancora alcuni grappoli
d’uva che sono rimasti dopo la vendemmia. Li raccogliamo, ce li
mangiamo e sono dolcissimi. Verso l’una
arriviamo alle macchine, poi verso Castelvetro, che oltrepassiamo per fermarci
alla trattoria Bolognina. Naturalmente oggi lambrusco, e cominciamo a brindare,
prima ad Ale, poi all’arrivo dei barbari e alla caduta dell’impero. Le cose che
ci portano sono tutte buone: tagliatelle, tortellini, costoline, cotechini,
tigelle… Alla fine ci siamo così ingozzati che , contrariamente alle nostre
abitudini, non ordiniamo né dolce né ammazzacaffè ( solo marasche e duroni
sciroppati, buonissimi ). Prima di alzarci, Anna Po ci offre confetti e spumante
per brindare al matrimonio di suo figlio. Dopo di che paghiamo - solo 15 euro
per un pranzo veramente buono e abbondante - e, prima di uscire, Sandro chiede
a noi ragazze di farci fotografare accanto al cartello che offre galline a 5
euro e, invece di picchiarlo, io e Carla ci prestiamo – vedi foto. Appena
usciti, vediamo sbucare dal campo nel retro due maialini, che vengono un po’ con
noi in passeggiata, finchè riusciamo a convincerli a tornare indietro. Sono
rosei, carini, dolci, teneri e ci commuovono un po’ … ma poi com’è come non è,
ce li vediamo arrosto in un piatto di portata con una mela in bocca e ci viene
l’acquolina. Saliamo verso Levizzano camminando come se fossimo sotto il
Pavaglione, così si fa sera e quando arriviamo alle porte del paese ci rendiamo
conto che se non torniamo indietro subito ci coglieranno le tenebre, quindi
rimandiamo la visita di Levizzano alla prossima volta. A casa alle sei e mezzo.